Tajani tuona: "Siamo a favore di aumentare le sanzioni"
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Tajani tuona: “Siamo a favore di aumentare le sanzioni”

Antonio Tajani

Antonio Tajani interviene sui conflitti in Gaza e Ucraina: stop all’escalation militare, più diplomazia e sicurezza europea.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso preoccupazione per l’escalation di violenza nella Striscia di Gaza. “Questa carneficina non può continuare. E l’invasione di Gaza rischia di trasformarsi in un Vietnam per i soldati israeliani. Se i vertici dell’esercito hanno perplessità un motivo c’è. Non è questa la via”, ha dichiarato in un’intervista al Il Messaggero.

il vicepremier Antonio Tajani
Antonio Tajani – newsmondo.it

Diplomazia e sicurezza: la linea italiana su Gaza

Tajani invoca “diplomazia e negoziati” e ribadisce che “Hamas [deve essere] fuori da qualsiasi soluzione”. Per il ministro, “l’Autorità palestinese è l’unico interlocutore possibile. Serve ora una missione Onu a guida araba per riunificare lo Stato palestinese. L’Italia è pronta a partecipare”.

Il capo della Farnesina avverte che “ogni tentativo di annessione di una parte della Striscia o della Cisgiordania mina alla base la costruzione di uno Stato palestinese. E rafforza la causa terroristica di Hamas”. Conferma anche che “siamo a favore di aumentare le sanzioni europee contro i coloni israeliani violenti. Ricordo che dal 7 ottobre di due anni fa l’Italia non vende armi a Israele”.

Tajani sottolinea l’impegno umanitario italiano: “Questa settimana arriveranno da noi altri cinquanta palestinesi di cui circa venti bambini, per essere affidati ai nostri migliori ospedali. Siamo il primo Paese insieme all’Egitto e al Qatar per profughi accolti da Gaza”.

Ucraina: negoziati complessi e obiettivi condivisi

Sul conflitto in Ucraina, Tajani ha dichiarato: “Si stanno compiendo passi avanti. Spero in un accordo entro la fine dell’anno ma non sarà facile”. A suo avviso, “è fondamentale che l’Europa sia al tavolo: ha inflitto dure sanzioni alla Russia e in gioco c’è la nostra sicurezza”.

Ha escluso concessioni considerate inaccettabili: “Alcune richieste russe sembrano irricevibili. Come l’imposizione della lingua russa nei territori occupati. O rivendicazioni territoriali inaccettabili. Penso alla regione di Zaporizhzhia… deve restare in mano agli ucraini, all’interno di un’area demilitarizzata e con un patto di non belligeranza”.

Tajani conferma: “L’Italia era ed è contraria all’invio di truppe europee in Ucraina. Mentre siamo favorevoli a truppe di interposizione a mandato Onu… ma non credo però che al momento ci sia consenso”.

Infine, ribadisce: “L’Italia non è russofoba e neanche in guerra con la Russia… Ma siamo fieri della vicinanza dimostrata all’Ucraina fin dal primo giorno della guerra”.

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ultimo aggiornamento: 10 Agosto 2025 13:18

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